Molti tecnici sportivi hanno la convinzione, a volte anche inconscia, che se un atleta è capace di eseguire la prestazione ad alto livello in fase di allenamento allora sarà in grado di eseguire la stessa prestazione allo stesso livello anche durante la competizione sportiva.
Molti tecnici sportivi hanno la convinzione, a volte anche inconscia, che se un atleta è capace di eseguire la prestazione ad alto livello in fase di allenamento allora sarà in grado di eseguire la stessa prestazione allo stesso livello anche durante la competizione sportiva.
“Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi.”
Roberto Benigni
Perché il cervello di un atleta processa la realtà in modo diverso in fase di allenamento, dove ha creato una zona di comfort in cui la tranquillità è poggiata su alcuni riferimenti come ambiente, persone e tecnici che conosce già.
Nel momento in cui l’atleta viene catapultato in una competizione sportiva tutti questi riferimenti vengono a cadere. In effetti cambia l’ambiente, gli avversari e l’affiancamento a stretto contatto che si aveva in fase di allenamento. La scomparsa di questi punti di riferimento che creavano uno stato di sicurezza fanno sentire l’atleta spesso perso e incapace di controllare il suo stato mentale ed emotivo.
Il percorso di formazione per tecnici sportivi MRA aiuta a trasferire la zona di comfort direttamente nella competizione o nella gara grazie alle più innovative tecniche di preparazione mentale dell’atleta poggiate su ricerche in ambito neuroscientifico.
Con MRA, il cambiamento non è solo possibile: è reale, continuo e sempre più incisivo.